Un po’ di me.

Mi chiamo Michela Simonetto e centro yoga Surya nasce dalla mia grande passione; l’amore per lo yoga che mi accompagna da un ventennio.

Piacere, sono Michela.

Tanti anni fa ho deciso di seguire un sogno: trasformare la mia più grande passione in un lavoro.

Lo ammetto, non è stato facile, ho affrontato sacrifici e periodi di ristrettezza economica, ma oggi faccio quello che amo e mi sento profondamente grata.

E’ cominciato tutto così: ero all’apice della mia carriera professionale, avevo raggiunto ciò per cui avevo studiato duramente.

Ero la giovane responsabile marketing di una multinazionale ma con stupore, scoprii che quello che pensavo di desiderare, non mi rendeva felice.

In quel periodo avevo apparentemente tutto: un lavoro che i miei coetanei sognavano, una casa, un’auto, amici, vacanze, una “bella” situazione…ma mi sentivo  profondamente insoddisfatta.

Non poteva essere quello il fine ultimo dell’esistenza: non desideravo vivere una vita basata su valori in cui non mi riconoscevo.

Dentro di me c’era una voce che fremeva per uscire: l’ascoltai e cercai una nuova strada.

Spesso mi sentivo sola: le persone non comprendevano le ragioni della mia ricerca. “Dovresti essere felice per ciò che hai”…”tanti farebbero la firma per essere al posto tuo” – dicevano.
Iniziai a pensare di essere sbagliata.

michela

Quella disperazione mi spinse a esplorare mondi sconosciuti.

Avevo praticato yoga ai tempi dell’università ma fu in quel periodo tempestoso che incontrai una grande insegnante, la berlinese Evelyn Schmidt, da poco trasferitasi nella mia città.

Fu un colpo di fulmine: il suo metodo d’insegnamento conquistò la mia anima e per anni rappresentò l’ancora alla quale aggrapparmi, per non essere sopraffatta da una vita che non mi apparteneva più.

Quando lasciò la mia città, mi trovai nuovamente sola. Cercai qualcuno in grado di sostituirla, ma le mie scoperte furono deludenti.

Decisi: sarei stata per me stessa l’insegnante che avrei voluto incontrare.

Trovai un corso di formazione che faceva per me: il mio obiettivo non era insegnare, ma imparare tutto il possibile della disciplina che mi aveva folgorata.

Scelsi la scuola Satyananda di Milano, il centro studi guidato da Swami Virananda, caratterizzato da un profondo collegamento con la tradizione yogica indiana.

yoga tradizionale

Volevo imparare il “vero” yoga.

Volevo imparare il “vero” yoga, non quello che avevo visto praticare nelle palestre o condotto da insegnanti che avevano rielaborato un proprio metodo. Desideravo una preparazione approfondita dello yoga tradizionale.

In quel triennio studiai anatomia, scienza del respiro, storia e filosofia dello yoga, fisiologia esoterica, psicologia dello yoga, tecniche di meditazione, sanscrito e imparai persino a suonare l’armonium.

Furono tre anni intensi che mi trasformarono profondamente: ottenni la certificazione di yoga teacher e l’autorizzazione a insegnare secondo le direttive dell’European Yoga Teachers Fellowship, il riconoscimento più prestigioso e riconosciuto dai professionisti del settore.

Il titolo non era la mia priorità.

Il titolo non era la mia priorità: finalmente avevo gli strumenti e le tecniche per lavorare su me stessa e ricercare un benessere più profondo e duraturo.

In quel periodo iniziai un tirocinio presso l’associazione Yoga Divya di Pergine Valsugana e con mia sorpresa scoprii che insegnare mi piaceva moltissimo: fino a quel momento nulla mi aveva fatta sentire così utile.

Veder cambiare l’espressione delle persone e contribuire al loro benessere, mi ripagava più di ogni altra cosa: avevo scoperto cosa mi rendeva felice!

Da allora non ho più smesso: ho continuato a formarmi, studiare, praticare e a condurre classi.

Ho anche avuto la fortuna di incontrare altri Maestri: l’iniziazione al kriya yoga da Swami Shankarananda Giri, ha rappresentato un altro mattoncino nel mio percorso.

Ho scelto di specializzarmi in Desk yoga presso la libera università dello yoga di Città di Castello, volevo portarlo nel luogo da cui ero partita: l’azienda.

Grazie all’incontro con imprenditori che mi piace definire “illuminati” ho potuto sperimentare ciò che ho studiato.

asana michela
yoga tradizionale

La mia vita è cambiata molto.

La mia vita è cambiata molto ma in tutti questi anni lo yoga è stato un faro al quale aggrapparmi.

Ho insegnato in diverse località dell’Alto Adige e del Trentino, i luoghi da cui sono partita.

Ho visto centinaia di persone stendersi sul tappetino e rialzarsi diverse: più serene, rilassate, lucide e centrate.
Credo che non mi abituerò mai a questa magia.

Quando entro in sala mi sento a casa: più a mio agio che in qualsiasi altro luogo.

Lo yoga non è una ginnastica ma una disciplina in grado di trasformare il corpo e la mente: è questo il messaggio che cerco di trasmettere ai miei allievi.

Non ha nulla a che vedere con lo sport: certamente, si lavora anche intensamente sul corpo ma l’attività fisica non è un fine, piuttosto un mezzo per conquistare altro.

Quando avrete raggiunto l’altra sponda del fiume, dovrete essere pronti ad abbandonare l’imbarcazione costruita con tanta fatica” – disse un giorno il mio Maestro.

Credo che lo yoga sia perfetto e non abbia bisogno di aggiornamenti o rivisitazioni: gli insegnamenti originali sono più attuali che mai.

Non è sufficiente essere flessibili e sportivi per stravolgere una tradizione millenaria: non si tratta di una gara tra contorsionisti.

yoga tradizionale

Non ho inventato un nuovo metodo.

Non ho inventato un nuovo metodo: al contrario onoro gli insegnamenti ricevuti e mi impegno a trasmetterli nel rispetto della tradizione da cui provengo, senza interpretazioni e stili personali. Questa è la strada che ho scelto, questo è lo yoga che insegno.
Hari Om tat sat.

Michela Simonetto

Sei pronto a scoprire lo yoga tradizionale?

Contattaci e scopri se abbiamo ancora posti liberi per le lezioni.